L’architetturaè una disciplina caratterizzatada due aspetti apparentemente contraddittorie non comuni ad altre professioni: da un lato dallanecessità di possedere la professionalità e le conoscenze tecniche necessarie per ottenere un risultato specifico, dall’altro è impossibile fare architettura ignorando una prospettiva generale.Il contesto conta,eccome. Anche se oggii media e la possibilità di diffusione di immagini hannoraggiunto livelli senza precedentiscatenando una quantità impressionante diprogetti iconici, sensazionali, facili da fotografare efar circolare,non c’è dubbio cheuna determinata soluzione in architettura deriva da decenni, forse secoli,di prova ed errore. Ogni innovazione, sinceramente qualificabile come tale,deriva da un lungo processo di comprensione e identificazione profonda con i luoghi e di conoscenza delle possibilità e dei limiti delle risorse disponibili. Chiaramente leregole del gioco non si cambiano dall'oggi al domaniedipendono,più che dalla pura inventiva del progettista, dalla sua capacità di interpretare mutate condizioni a livello contestuale realizzando una sintesiportatrice di risultati originalied influenti. E’ a partire da queste considerazioniche nel mio lavoro di IoArch-fin dalle collaborazioni inizialie, soprattuttonella nuova serie a partire dal 2016-ho cercato di approfondire aspetti che caratterizzano la nostra epoca cercando di capire la loro influenza sull’evoluzione (o sull’involuzione), del nostro modo di vivere e di fare le cose e, naturalmente,sull’architettura. Questo grazie a due elementi fondamentali: ilprimo raccogliendo contributi eccezionali di autorialtrettanto straordinari,tutti di rilievo internazionale,tra i qualimolti non architetti, il secondo il cammino con la redazione di IoArch con l’appoggiocostantedi Antonio Morlacchi e di Sonia Politi ed il prezioso coordinamento di Elena Riolo. Questo n.100,un numero speciale, dà finalmente l’occasione per sintetizzarequesti contenuti, per tirare le somme, identificando temiportanti, ricorrenti, emersi in questi anni. Senza la pretesa di presentare sviluppi assoluti oincontrovertibili,lo scopo è quello di mettere in luce orientamenti che caratterizzano il nostro tempo e che possano stimolare il dibattito. Sono nove temi, vagamente riferiti a tre categorie di ambiente, società e tecnologia-letre categorieclassiche alle quali nei trattati di architettura veniva ricondotto il tema del rapporto con il contesto-e trovanoun’origine edun approfondimento nei contributi raccolti con IoArch in questi sedici anni di attività. Per ogni temaabbiamo chiesto a nove architetti,tra coloro che in passato hanno contribuito con IoArch, di nominare un’opera di architettura che fosse particolarmente rappresentativa dello Zeitgeist, dello spirito del nostro tempo. Ne è risultata una concatenazionedi segnalazioni del tutto inedita, ricca di sorprese, ma allo stesso tempo rivelatrice di un’affinità e di un pensiero comune
Carlo Ezechieli