Pur autore di un numero impressionante di opere ormai celebre a livello internazionale, Luigi Caccia Dominioni è stato, per la maggior parte della sua lunghissima vita, una sorta di maestro invisibile. Una figura poco allineata il cui lavoro si è sempre sviluppato al di fuori dai circuiti mediatici oggi imperanti e delle forme di amplificazione di precetti o metodologie proprie dell’accademia. La forte influenza della sua personalità e l’originalità della sua opera si basavano, al contrario, sulla conoscenza diretta e sull’identificazione profonda con i luoghi d’origine: Milano, la Lombardia, le Alpi e la Valtellina in particolare, dove si estendono le sue radici.
Approfondire un tema ancora poco esplorato come il rapporto del maestro con le Alpi è pertanto una chiave fondamentale di comprensione del suo lavoro. 

Carlo Ezechieli

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