L’architettura traduce in forma e materia sistemi di relazione che si estendono ben oltre i confini fisici dell’intervento.
“Un vero prato si estende fino al centro della terra” questa semplice frase di Luigi Snozzi dà un idea della profondità alla quale si può estendere il sistema di relazioni coinvolto dal progetto: una dimensione insondabile e virtualmente estesa all’infinito. Ciò che a prima vista è invisibile è spesso la parte più importante. E’ l’anima, è l’impronta, è ciò che fa la differenza tra una banale procedura progettuale e un’architettura che, individuando i punti cruciali, agisce in modo radicalmente migliorativo. E’ la consapevolezza profonda sia del contesto, senza il quale l’architettura non può svilupparsi, sia del fatto che anche il più piccolo dettaglio rimanda sempre a qualcosa di incommensurabilmente più esteso.

Carlo Ezechieli

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