Numero speciale di IoArch curato da Carlo Ezechieli

Visioni sul mondo post-Covid19

Con contributi esclusivi di
(in ordine alfabetico):

Giacomo Albo
Andrea Bartoli
Luisa Bocchietto
Paolo L. Bürgi
Wolfgang Buttress
Paolo Caputo
Maurizio Carta
Aldo Cibic
Angelo Costa
Stephan Harding
Anna Heringer
Bjarke Ingels
Arthur Mamou-Mani
Michael Pawlyn
Chris Precht
Luigi Prestinenza Puglisi
Renato Rizzi
Davide Ruzzon
Patrik Schumacher
Martha Schwartz
Gino Strada
Tamassociati
Snøhetta/Kjetil Traedal Thorsten
Ben Van Berkel
Càssio Vasconcellos
Julia Watson
 Alan Weisman  


Ovviamente usciremo dalla situazione di emergenza indotta dal Covid-19, ma ci troveremo davanti un mondo cambiato e lo dovremo pensare, progettare e infine costruire. È questo il presupposto che abbiamo seguito per lo sviluppo di questo numero speciale di IoArch, partito da un’idea di Elena Riolo, e nel quale abbiamo raccolto le riflessioni, del tutto inedite, di ventisette autori: alcuni grandi nomi, altri emergenti, tutti assolutamente notevoli. Nel corso della storia l’umanità ha attraversato momenti difficili, tra i quali molte epidemie, che hanno segnato un punto di svolta. L’evento che però abbiamo vissuto in questi mesi si colloca in un contesto sviluppato in modo esponenziale, iper-globalizzato, sovrappopolato e ambientalmente disastrato, che lo rende molto diverso da tutti i precedenti. La nostra illusione e volontà di controllo su tutto è svanita di fronte all’improvvisa consapevolezza che l’ordine che abbiamo costruito, modificando e moltiplicando all’infinito, non è semplicemente fragile, ma intrinsecamente pericoloso. Sono questi alcuni dei motivi per cui un progetto per il futuro – dopo i giorni in cui il mondo intero, caso senza precedenti, si è fermato – non può limitarsi, come in passato, al design di barriere protettive, al verde sanitario, alle “City Beautiful”, al lavarsi le mani, in tutti i sensi. La condizione attuale richiede non solo un ragionamento profondo a livello sistemico, ma anche la necessità di cogliere e progettare i cambiamenti, enormi e già in parte presenti, che finora stentavano ad affermarsi, ma che in questo periodo hanno avuto un’accelerazione formidabile. È necessario sviluppare un livello di comprensione profondo da punti di vista molteplici, ed è questo il motivo per cui questa raccolta non coinvolge solamente i contributi di architetti, ma anche quelli di scrittori, artisti e scienziati di tutto il mondo. Con questo numero speciale non abbiamo infine voluto comporre una semplice antologia di scritti, ma proporre una possibile fonte di ispirazione per molti, architetti e non, che potranno pensare su nuove basi il mondo che – forse velocemente o in modo lento e silenzioso – si andrà configurando in futuro. Il tutto nella consapevolezza che ciò che chiamavamo normalità, era già un problema.


Carlo Ezechieli

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